SORGENTE DI ACQUA E VASCA



Fin dai primissimi messaggi la Madonna ha fatto riferimento ad una sorgente d’acqua che

 

voleva fosse scavata in questa Oasi, con accanto una vasca per gli ammalati, dove far

scorrere acqua di purificazione, acqua di guarigione: “L’acqua non scorre, ma la vostra fede, la

vostra fiducia, il vostro credere, il vostro amare Gesù, mio figlio, che è morto sulla Croce per

voi … figli miei, farà sì che l’acqua scorra…” (4 maggio 1998).

  La Madonna stessa stabiliva poi una misteriosa diversa efficacia per quest’acqua, che sgorga

da una medesima sorgente:

  -  acqua benedetta quella che sarebbe uscita dal rubinetto della fontana;

  -  acqua di purificazione e guarigione, quella che avrebbe inondato la vasca.


Ed è stata ancora Lei ad indicare a Wilma il giorno ed il punto esatto dove scavare il pozzo

per immergervi una pompa con un rubinetto: “E’ qui che dovete far sorgere l’acqua con la vasca per gli ammalati. Acqua di purificazione e guarigione” (31 maggio 2000).


Il pozzo venne dunque scavato a mano il 15 agosto 2000, giorno in cui Maria è apparsa

a Wilma per dire: “Figli miei, mi dispiace [di] avervi fatto lavorare e sudare ma il vostro

sudore è benedetto. All’inizio troverete un bagnato uniforme, ma farete poi un pozzo, con

pompa ad immersione e rubinetto… Confessatevi, andate in chiesa e fate la comunione,

immergetevi e i vostri peccati vi saranno perdonati. Non peccate più!... Ripeto, sarà un

bagnato uniforme. Dovrete poi costruire un piccolo pozzo, mettere una pompa ad

immersione, con rubinetto per l’acqua: acqua di purificazione, acqua di guarigione,

che voi potrete usare in continuazione. Appena potrete, appena sarete in grado, anche

finanziariamente, costruirete una vasca per gli ammalati” (15 agosto 2000). Anche in

questo caso è stata Maria ad indicare a Wilma il punto esatto dove costruire la vasca.


In fine, ecco le parole di gratitudine che Maria ha voluto porgere l’8 dicembre 2000,

giorno in cui venne inaugurata la vasca: “Vi ringrazio; ringrazio tutti coloro che si sono dati

da fare per finire i lavori, la vasca, l’altare, da me voluti”. A queste parole hanno fatto poi da

eco le Sue sollecitudini ad usufruire di quest’acqua: “Venite figli cari, andate a purificarvi

nell’acqua. Venite figli cari e, a piedi nudi, percorrete questo breve cammino con il rosario  in mano. Ogni tanto ripetete Gesù ti amo” (15 agosto 2002). Ed ancora: “Vi ricordo la sera dell’8 dicembre. Alle ore 19,40 voglio che siano fatte tante preghiere a piedi nudi; voglio sia fatta la Via Crucis. Quando l’avete terminata dovete passare tutti nell’acqua” (20 ottobre 2002); “Di vita dura, di sacrificio, di preghiera, di acqua salvifica, c’è bisogno, figli cari, se vogliamo spegnere quel fuoco divoratore che sta distruggendo il mondo” (14 marzo 2004).


Come a Lourdes, anche a Castel d’Azzano Maria ha dunque voluto imprimere un segno sacramentale carismatico rappresentato dall’acqua di purificazione e di guarigione che, dal pozzo da Lei richiesto, scorre direttamente nella vasca per gli “ammalati”. E, in questo specifico contesto, nel dono sacramentale di quest’acqua è possibile cogliere non solo il segno visibile dell’acqua battesimale o dell’acqua di lacrime consolatorie e purificatrici che scaturiscono come “secondo battesimo” dal sacramento della confessione, ma anche una perfetta adesione del messaggio della Madre del Lungo Cammino alla Sacra Scrittura, dove il Signore Gesù ci è presentato come il medico delle anime e dei corpi, cioè di colui che cura tutto l’uomo, proprio perché lo ama nella sua integrità.